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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

lunedì 6 novembre 2023

VI DEVE VENIRE IL CAGOTTO PERENNE

Cari signori di Blogger, questo blog era ormai praticamente finito, non lo curavo più per mancanza di tempo, ma nonostante tutto avete deciso proditoriamente all'improvviso di cancellare il mio testo sullo sbarco in Sicilia, "Sotto il sole di Sicilia noi combattemmo", per non precisate ragioni di comunità, lasciando intatti i soli commenti!
Ci avevo dedicato moltissimo tempo e moltissimo studio, anche perché avevo intenzione di ricavarne un libro, ma ora tutto questo è andato in fumo.
Be', sapete che c'è? Ho comunque salvato nel mio pc gran parte del testo, di sicuro quella che più direttamente concerne lo sbarco, e il libro lo potrò fare lo stesso.
Voi invece andate a cagare.
Bastardi!
Questo resterà l'ultimo post su questo piccolo blog di periferia, come ho sempre amato definirlo, così che chiunque si colleghi al Forcone, anche solo per sbaglio, lo legga e possa schifarvi in eterno.
A meno che non restituiate il maltolto e riveda ricomparire ciò che ho scritto, nel testo originale e non rimaneggiato come mi avevate suggerito di fare.
Non accadrà, quindi voi potete andarvene, serenamente ma pacatamente, A FARE IN CULO!


P.S: 

Mi scuso con i tanti che in questi anni mi hanno scritto e che l'hanno letto.

mercoledì 3 febbraio 2021

Draghi

 


Basta la parola.

martedì 2 febbraio 2021

La sintesi della parabola cinquestellata

 Si era partiti da qui.

Poi si è sguazzato così.


Poi si è precipitati così.

Infine si è arrivati qui.


Tante CARE(LLI) cose.




martedì 26 gennaio 2021

LA FACCIA, PRESIDENTE MATTARELLA, LA FACCIA!


Torno a scrivere (di attualità politica, poi...) perché ciò che sta accadendo in queste ore è veramente sconcertante. Giochini ignobili si stanno facendo tra Palazzo Chigi, il Quirinale e il Senato.
Il tema è il Centro Democratico di Bruno Tabacci, l'unico disposto a dare copertura col proprio nome al gruppo dei voltagabbana pro Conte ad aver partecipato alle elezioni (la condizione inderogabile posta dal PdR per dare l'ok al nuovo governo).
Il "partito" di Tabacci però (di cui immagino tutti abbiate contezza della sua esistenza e rappresentatività nel paese) è presente da solo solo alla Camera mentre al Senato è associato a + Europa, il partito di Emma Bonino, che però la fiducia non intende darla (non a Conte, almeno) e quindi resta all'opposizione (ma con un altro premier magari no), ponendo a questo punto l'autonominatosi "Avvocato del Popolo" di fronte a una delicatissima questione regolarmentare e costituzionale che si deve sciogliere in qualche modo.
Nel frattempo "Giuseppi" Conte non va al Quirinale (l'appuntamento ora è stato rinviato alle 12,00) perché prima deve fare con Casalino un filmato tra l'agiografico e il trionfalistico sulla sua esperienza a Palazzo Chigi (vi faccio immaginare con che entusiasmo da parte del PdR, già indisposto per essere l'ultimo a essere ufficialmente informato delle dimissioni, dietro persino ai giornalisti...)

L'unica cosa buona è che 'sti impuniti hanno fatto il decreto che salva la nostra partecipazione con nome, bandiera e inno nazionale alle Olimpiadi, e ci mancava pure che non lo facessero (ma il decreto ristori, quello, no, serve come arma da agitare contro la crisi...)
Davvero, Mattarella, daresti l'avallo a un simile pateracchio incommentabile pur di salvare il culo a Conte e impedire al corpo elettorale di andare a votare??? P.S. Lo so, sono cambiati caratteri, spaziatura, grafica, tutto...Ma ho copincollato dalla mia pagina facebook, l'ho fatto al volo tanto sono indignato, Vi prego di scusarmi.

venerdì 19 giugno 2020

La misteriosa morte di Francesco Baracca


Francesco Baracca col suo SPAD S. VII

Sui cieli di Nervesa nel pieno della Battaglia del Solstizio nel tardo pomeriggio del 19 giugno 1918 cadeva, a 30 anni appena compiuti (il 9 maggio), il maggiore pilota Francesco Baracca, comandante della 91° squadriglia, la "Squadriglia degli Assi".
Lui, il più famoso di tutti (34 vittorie confermate, meno di quanto siano state in realtà, le ultime due solo quattro giorni prima, ai danni di due Albatros D. III austriaci colpiti insieme col sergente Aliperta sui cieli del Montello e di San Biagio di Callalta), venne abbattuto a bordo del suo aereo di riserva, uno SPAD S. VII Matr. 5682, utilizzato a causa dell'indisponibilità del fidato S. XIII (meno leggero e maneggevole ma più potente ed armato di due mitragliatrici e non solo una), sottoposto a lavori di riparazione del suo rivestimento in tela delle ali e della fusoliera, nel corso della sua quarta missione di mitragliamento a bassa quota di quella giornata (nella prima un proiettile aveva passato da parte a parte il bavero del colletto della sua tuta di volo senza fargli un graffio!), condotta a difesa dei cinque battaglioni residui della 48° divisione sulle linee nemiche di Collesel Val dell'Acqua, il punto più alto del Montello (371 metri).